sabato 16 luglio 2011

Venti che cambiano

Qui la politica non é molto lontana dalla nostra.

Dopo un decennio al governo, sembra che cresca il malcontento popolare contro la presidenza di Abdoulaye Wade, un 80enne ancora in poltrona e presto in campo per un terzo mandato che sarebbe incostituzionale. L’ondata di privatizzazioni dell’acqua, della scuola sta rendendo la vita più difficile e cara. L’elettricità continua ad avere black-out a causa della nazionalizzata Senelec, che fornisce energia elettrica a singhiozzo creando un deciso crollo delle attività economiche.

Alla crisi energetica si accosta quella politica. Wade ha modificato la Costituzione più di una volta senza consultare le camere. Ancora di recente ha cercato di farlo: nel mese scorso, ha fatto un progetto di riforma che mirava a modificare la legge elettorale instaurando un « ticket presidenziale » per fare eleggere allo stesso tempo il presidente e il vicepresidente con una « maggioranza » che anziché essere del 50,1% veniva abbassata al 25% dei voti !! Questo progetto di riforma é stato mandato immediatamente alle camere con la fretta di farlo avallare prima delle elezioni del 2012 ma la popolazione si é fatta sentire : qui ormai la data passata alla storia è il 23 giugno 2011, giorno di violenti scontri di piazza in cui l’opposizione e i giovani hanno alzato la voce per far ritirare il progetto di legge. E ce l’hanno fatta. Dicono che questa data rappresenti una svolta per il popolo senegalese, abituato a rimanere un po’ nel torpore e non far sentire la propria voce…qualcosa ricorda la nostra Italia, le amministrative e i referendum, il vento che cambia.

Ieri in un discorso alla nazione, il presidente Wade ha annunciato elezioni anticipate per « aumentare la coesione sociale » assicurando i suoi seguaci che vincerà. Staremo a vedere se anche qui il vento sta per cambiare davvero.

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