A casa di Abi al mattino é tutto un via vai di amici che vengono in visita, i saluti interminabili si intrecciano all’offerta dei succhi e dell’acqua ; tutti si fermano pero’ per salutare con maggior deferenza l’ultimo arrivato, un ospite certo importante.
E’ un uomo forse sui quarant’anni, avvolto in un ricco sabador di stoffa azzurra, con pantaloni bianchi infilati negli stivaletti di pelle nera, un voluminoso turbante scuro che, ci dicono, copre rasta lunghi fino alle spalle. L’uomo ha occhiali da sole, ed é carico di amuleti e gioielli di legno, collane, un orologio, al dito un grosso anello di legno a sigillo con impressi caratteri arabi. Ci porge una mano forte e sudata, é accaldato, ed esala un denso dolce profumo che ricorda il patchouly. Si siede in salotto, conversa amabilmente in woloff con le donne della casa, ovviamente noi non capiamo nulla, ma ci sembra indelicato interrompere.
Dopo dieci minuti l’ospite se ne va e le sorelle di Abi ci danno qualche particolare in più : é un uomo che non ha famiglia, si dedica alle poche donne ricche che nell’anonimato della città, a Dakar possono permettersi di vivere da sole. Pare che il nostro ospite sia un famoso gigolo’, molto ricercato per la prestanza fisica che non abbiamo potuto fare ameno di notare, e per doti erotiche nascoste che possiamo solo indovinare !!
http://banafrique.weebly.com/risposta-del-bana-alle-iene.html
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