sabato 16 luglio 2011

Al mercato di Grand Yoff


Ieri  Abi ed io siamo andate al mercato di Grand Yoff per discutere il lavoro dei tre sarti che collaborano con la Maison. Ci ha accompagnate Babacar, il nostro Maitre d’hotel, simpaticissimo e gentile, capace di svincolarsi abilmente con la sua Peugeot 205 alquanto anziana nel traffico caotico di Dakar. Il quartiere dei sarti a Grand Yoff é all’interno del mercato , subito accanto alla vendita di alimentari. Non é stata una sorpresa vedere le condizioni in cui viene venduto il cibo, ma devo dire che la miscela tra macellerie all’aperto, vendita di polli vivi e grandi sacchi di fiori di bissap e granaglie qui a Yoff ci è sembrata più esplosiva che altrove. Nonostante tutto , come é la regola qui, tutti, uomini e donne, si muovono in mezzo alla polvere vestiti e pettinati in modo impeccabile, con gli abiti che sembrano appena usciti da una stireria, mentre noi dopo dieci minuti eravamo  tutte appiccicate per il caldo e il sudore. In mezzo ai vicoletti strettissimi, le bambine si occupano delle pentole che cuociono sui fornelli a carbone,  qualcuna si lava i capelli nelle tinozza d’acqua agli angoli delle  viuzze. I sarti hanno delle botteghe piccolissime, stracariche di rotoli di filo, modelli, manichini di cartone, qualche ragazza giovane aspetta contrariata l’abito nuovo che rischia di non essere pronto per la serata.  Mentre Abi discuteva modelli e stoffe  in uno strettissimo woloff,  io ho potuto seguire per un po’  le immagini dallo stadio, c’era il torneo di lotta Senegalese alla televisione. ..

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